Nel lontano ottobre 2006:

- considerato che la maggior parte delle persone, nei parcheggi a tariffa stratificata secondo il tempo di permanenza, spesso si recavano al parchimetro per sostituire al vecchio tagliando, il nuovo, pagando così sempre una tariffa da prima ora, spesso più bassa;

- tenuto conto dell'alto tasso di ricorsi al giudice di pace di automobilisti che esibivano tagliandi (magari non loro) riferiti all'ora oggetto di sanzione;

suggerii ai vertici ACI, previa autentica, di proporre ai Comuni l'aggiornamento dei software dei parchimetri, di modo che il proprietario di un veicolo fosse costretto ad indicarvi, o meglio a far acquisire dal sistema in modo facile (l'ideale tramite una tesserina con codice a barre emessa la prima volta, o su richiesta, da tenere sempre in auto), il proprio numero di targa.

Cosicché, in caso di una seconda emissione di un tagliandino (in un arco di tempo stabilito), venisse applicata la corretta tariffa prevista per le ore successive.

L'applicazione di questa misura (da valutarsi secondo le zone e tenendo conto degli interessi legittimi dei commercianti) si sarebbe tradotta, a mio avviso, in un incremento delle entrate per i Comuni e con buona probabilità, nel ridurre in maniera percepibile il traffico cittadino.

Da rilevare anche che, a distanza di quasi sette anni dai miei suggerimenti, ho visto applicato nella mia città, in via sperimentale, proprio un parchimetro che obbliga gli utenti ad inserire la targa della propria auto con l'obiettivo, in tal caso, di evitare il passaggio di tagliandi tra automobilisti
(fonte: La Nazione del 18 e del 19 aprile 2013).

In merito, poichè nell'articolo si segnalava anche che si trattava di un esperimento che aveva preso spunto da zone della Toscana dove già si praticava, ho voluto effettuare una breve ricerca sul web per tentare d'individuare il periodo di prima applicazione di tali soluzioni. L'articolo più lontano che sono riuscito a scovare risale al 2011 (quindi sempre molti anni dopo le mie autentiche e i miei suggerimenti) e riguarda la città di Napoli, dove tali soluzioni erano applicate con le medesime finalità (evitare il passaggio di tagliandini tra automobilisti).

Concludendo, ACI avrebbe potuto barattare la sua parte di compenso (ascrivibile alle migliorie suggerite) a vantaggio di tutti gli automobilisti (che rappresenta e tutela) pretendendo la previsione di un monte ore gratuite di parcheggio per ciascun automobilista come spiegherò meglio altrove.


segue il link ad una mia autentica
del 27 09 2006, che include, nella
seconda parte, una descrizione
del progetto visto sopra (quella
che si aprirà, cliccandoci sopra,
è, a differenza dell'icona, una
foto e non quindi una sua
scannerizzazione)

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seguono i links al VII allegato
della documentazione che consegnai,
successivamente, il 14 ottobre 2006,
al Presidente nazionale ACI
dell'epoca, riguardanti
la soluzione in esame

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seguono: il link al protocollo 342
A.C. La Spezia, in cui riepilogavo
la documentazione che avrei
consegnato al presidente nazionale
(tra cui anche il progetto in esame)
e il link ad una copia del medesimo
documento, con le annotazioni e
correzzioni apposte a mano dal
presidente del mio A.C. e da me,
che hanno portato il n° degli
allegati, dai 10 iniziali che
avevo previsto di consegnare,
agli 8 che ho poi effettivamente
consegnato al presidente nazionale
ACI dell'epoca (il progetto in esame
era quindi inizialmente l'all.to
VIII e divennne l'all.to VII)


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segue il link all'articolo
che annuncia l'introduzione
nella mia città dei parchimetri
ove occorre indicare il numero
di targa. Una soluzione che, con
altre motivazioni, autenticai e
suggerii quasi sette anni prima

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note aggiuntive :

Riepilogando: il progetto di cui sopra (suscettibile di tutela brevettuale e di possibile interesse di Aci Consult S.p.a) era ricompreso nella documentazione che consegnai il 14 ottobre 2006 al Presidente nazionale ACI dell'epoca, in occasione della sua visita presso i nostri uffici e figura descritto anche in una mia autentica alla posta del 27/09/2006. Nonché l'ho citato sommariamente (trattandosi come detto di un possibile brevetto) anche nel prot. A. C. La Spezia n° 342 del 09/10/2006 (documento, poi messo, unitamente ai protocolli 343, 344 e 345, sempre del 09/10/2006, e per ordini superiori in una busta chiusa con scritto: "strettamente riservato").